Domani o le alternative creative

Mi muovo a piccoli passi in cerca di segni che aprono lo spazio della speranza.
Se solo presto più attenzione li scorgo, non sono sola!

Ieri ho visto "Domani", un film che rivela tracce e possibili traiettorie, spunti di viaggio e di pensiero.
Il movimento a volte é impercettibile, ma esiste, possiamo farne parte.

HOME SWEET HOME

Un frammento da Perché vuoi essere felice se puoi essere normale? di Jeanette Winterson

Il filosofo rumeno Mircea Eliade parla della casa – in senso ontologico, non solo geografico – e, con una bella espressione, la definisce “il centro del reale”.

La casa, ci dice, è l’intersezione di due linee: una verticale, l’altra orizzontale. La linea verticale ha il paradiso, o l’aldilà, a una estremità, e il mondo dei morti dall’altra. Il piano orizzontale è costituito dai traffici di questo mondo, che non si fermano mai: i nostri traffici e quelli degli altri che si affaccendano attorno a noi.

La casa è molto più di un rifugio: la casa è il nostro centro di gravità.

I popoli nomadi imparano a portare con sé le loro case, e gli oggetti familiari vengono ridisposti o ricostruiti di luogo in luogo.

Quando traslochiamo, portiamo con noi l’idea della casa, un’idea invisibile ma di grande forza. Per salvaguardare la nostra sanità mentale e la continuità delle nostre emozioni non dobbiamo necessariamente rimanere nella stessa casa o nello stesso luogo, ma abbiamo bisogno di una solida struttura interiore, e questa struttura è costituita anche da ciò che avviene fuori di noi. Il dentro e il fuori delle nostre vite sono i gusci dove impariamo a vivere.

Quando me ne sono andata da casa, a sedici anni, ho comprato un piccolo tappeto. Era il mio mondo arrotolato.

Lo srotolavo in qualunque stanza, in qualunque alloggio provvisorio dove mi sia capitato di abitare. Era la mappa di me stessa. Invisibili agli occhi degli altri, ma racchiuse nel tappeto, erano tutte le stanze in cui avevo vissuto, per qualche settimana, per qualche mese. Quando dormivo per la prima volta in un luogo estraneo, mi sdraiavo sul letto e traevo conforto nel guardare il tappeto: mi ricordava che avevo tutto ciò che mi serviva, anche se quel che avevo era così poco.

Clara Luiselli | HOME SWEET HOME (frigorifero) | coperta da viaggio ricamata | 

Specie di spazi

Immagino. 

Un palazzo parigino la cui facciata parzialmente rimossa permette di vedere l’interno di circa 23 stanze; il solo inventario degli elementi della mobilia e delle azioni rappresentate ha qualcosa di veramente vertiginoso: 3 bagni; quello del 3° è vuoto, in quello del 2°, una donna fa il bagno; in quello del pianterreno, un uomo fa la doccia. 

4 caminetti di misure molto diverse, ma sullo stesso asse.  

Non ce n’è uno che funzioni; quello del 1° e del 2° sono muniti d’alari; quello del 1° è diviso in due da una parete divisoria che scinde ugualmente li stucchi e il rosone del soffitto.

6 lampadari e 1 mobile tipo Calder.5 telefoni 1 pianoforte verticale e il suo sgabello - 10 individui adulti di sesso maschile, di cui: 1 che beve qualcosa, 1 che batte a macchina, 2 che leggono il giornale, uno seduto in poltrona, l’altro è steso su un divano 3 che dormono 1 che fa la doccia, 1 che mangia dei toast, 1 che varca la soglia di una stanza nella quale si trova un cane - 10 individui adulti di sesso femminile, di cui: 1 che attende alle sue faccende, 1 che è seduta, 1 che tiene un neonato in braccio, 2 che leggono, una, seduta il giornale, l’altra, distesa, un romanzo, 1 che lava i piatti, 1 che fa il bagno, 1 che fa la maglia, 1 cha mangia dei tosat, 1 che dorme - 6 bambini in tenera età, di cui 2 sono sicuramente delle femminucce e 2 sicuramente dei maschietti - 2 cani, 2 gatti, 1 orso a rotelle, 1 cavallino a rotelle, 1 trenino, 1 bambola in carrozzina, 6 topi o topolini, molte termiti (non è sicuro che siano termiti; in ogni modo, delle specie di animali che vivono nei muri) almeno 38 quadri o stampe incorniciate, 1 maschera negra, 29 lampade, 10 letti, 1 lettino, 3 divani di cui uno serve scomodamente da letto, 4 cucine che sono piuttosto dei cucinini, 7 stanze col parquet, 1 tappeto, 2 tappetini o scendiletto, 9 stanze dal pavimento probabilmente ricoperto di moquette, 3 stanze piastrellate, 1 scaletta interna, 8 tavolinetti rotondi, 5 tavoli bassi, 5 mobiletti biblioteca, 1 scaffale riempito di libri, 2 pendoli, 5 comò, 2 tavoli...

Un frammento da SPECIE DI SPAZI di George Perec

 Clara Luiselli | SPECIE DI SPAZI | installazione site specific | 2001-2014

Pelle

In viaggio
muovendosi lentamente tra le pieghe, nel tentativo di decifrare i segni che ne disegnano l'identità unica.

Pelle _la mia

Transizioni

Istanti inafferrabili dove un pensiero si fonde in quello successivo
dove un movimento muta la sua forma
dove un profumo si amalgama ad un altro

Infiniti passaggi che ci vedono trascolorare da una realtà all'altra
permettendoci di rimanere fedeli a noi stessi (almeno nella parte centrale del viaggio)

INSIDEOUTSIDE 2013
dettaglio dell'installazione

Tempo Corrisposto

Esiste forse un tempo corrisposto?

Un tempo dove sia possibile sincronizzare gli istanti che ci separano dagli altri, un tempo dove dare tempo al tempo, senza preoccuparsi di perdere tempo?

Clara Luiselli | TTime

installazione site specific

presso BACO Arte 

foto@Vincenzo Magni

Eterniritorni

Cerchiamo altrove quello che in fondo si trova ad un palmo di naso; ma forse è proprio la distanza che ci permette di mettere a fuoco ciò che all’apparenza è senza forma compiuta.

Immagino.. che le magnolie che si vedono fuori dalla finestra della cucina di casa siano finalmente fiorite, bianche e rosa.

Amman | aeroporto